lunedì 4 aprile 2016

Archivio - Cosmo Oro 1: Cittadino della Galassia di R.A. Heinlein



COSMO - CLASSICI DELLA FANTASCIENZA - Volume n. 1 (giugno, 1970)
Direttore responsabile: Gianfranco Viviani.
Titolo originale:
CITIZEN OF THE GALAXY (1957)
Traduzione di Giancarlo Cella.
In copertina: “Equilibrio Cosmico” di Filippo Degasperi.




Dalla quarta di copertina:



"Forse la capitale dei Nove Mondi è il centro

dell’universo abitato, ma certo vi si svolge il

principale mercato di schiavi.
Il ragazzo sparuto che si chiama Thorby nes-
suno lo vuole; solo il mendicante Baslim si fa
avanti e lo compera.
Comincia da questo momento la formidabile
avventura di Thorby. Giungerà attraverso stadi
successivi di liberazione, e conquistando se
stesso, fino al centro dell’Egemonia, dove lo
attende la più sconvolgente delle scoperte.
Questa civiltà futura, che abbraccia tutta una
galassia, ha più pianeti abitati di quanti un uo-
mo possa sperare di tenere sotto controllo:
E, del resto, chi tiene sotto controllo la legge ?
Chi era Baslim, il mendicante che annotava gli
arrivi delle astronavi e che consegnava mes-
saggi cifrati agli spaziali ? E chi è Thorby, il
ragazzo cui è affidato un messaggio che egli 
non puù comprendere? Schiavo o erede di una 
gigantesca fortuna ? Innocente o responsabile?"





Gianfranco Viviani
Una piccola e doverosa introduzione alla serie ed alla Editrice Nord.
Oggi la Casa Editrice Nord di Milano è una delle tante del Gruppo Editoriale Longanesi e non è esattamente la prima che può venire in mente quando si pensa alla Fantascienza ed al Fantasy in Italia. Ma ci fu un tempo in cui le cose non stavano esattamente così, al contrario.
La Nord nacque a Milano nel 1970 da Gianfranco Viviani, un uomo a cui la fantascienza in Italia deve moltissimo. Un entusiasta e appassionato, con la volontà di fare cose che nel settore non erano state fatte prima (o raramente e per autori di genere ormai nell’olimpo dei classici e adottati dal mainstream). L’unico difetto che gli si può imputare è di non amare Michael Moorcok, nessuno è perfetto, non lo condanneremo per questo.

Il lavoro della Nord, portato avanti con professionalità e successo per oltre 30 anni, consiste nel traghettare la fantascienza libraria (nelle sue molteplici forme) dalle edicole, luogo fino a quel momento dominante nella scena editoriale di questi generi, alle librerie, con volumi integrali nei testi e affidati a traduttori competenti, con una veste editoriale degna, fatta con copertine rigide e sovracoperte patinate, il tutto corredato da introduzioni competenti e interessanti ma non eccessivamente lunghe e “impegnate” a cura di diversi collaboratori e curatori, presi da quello che in quel momento era il più avanzato fandom che avevamo nella nostra penisoletta come Sandro PergamenoRiccardo VallaPiergiorgio NicolazziniRenato PrinzhoferCarlo Pagetti. In particolare merita una menzione d’onore Roberta Rambelli (Jole Pollini) per il suo milione di traduzioni.
Molto presto, con un catalogo immenso per varietà e qualità, la Nord divenne la prima Casa editrice specializzata in SF e Fantasy nel nostro paese.
Dopo la Nord, molti altri editori, specializzati o meno, si convinsero a buttarsi nell’affare “libri di fantascienza in libreria” da contrapporre allo strapotere nelle edicole della Mondadoriana Urania e di poche altre collane minori.

Alla collana Cosmo (oro) dedicata ai massimi classici della SF, presto seguirono altre collane di successo.
Cosmo (Argento)fantascienza un poco meno “massima” e “classica”, “Sf Narrativa d’Anticipazione”, testi di SF considerati più “difficili”, la collana Saggi di Fantascienza, la breve collana Arcano che fece da precursore alla famosissima e longeva “Fantacollana”, per varietà e qualità forse il miglior catalogo di letteratura fantastica che ci sia mai stato in Italia ... e poi fumetti, Bollettini informatori per gli abbonati, riviste e tanto altro.

Poi negli anni 90 il crollo dell’editoria, la crisi in generale, lo spostamento del fandom a nuove generazioni più attratte (o distratte) da intrattenimenti di tipo elettronico e tutto il resto che vi può venire in mente. La Nord, creatura di un'epoca pre internet è stata l’esempio che un tempo in Italia, passione e professionalità andavano a braccetto con risultati eccellenti.
Ogni appassionato di questi generi che abbia passato la quarantina deve moltissimo alla Nord e alle persone che l’hanno portata al successo.

Oggi, che la vecchia Nord non esiste più e i suoi collaboratori storici sono sparsi nell’universo (e qualcuno purtroppo nell’altro), voglio ricordare la Nord con questa serie dove tratteremo in ogni puntata un libro della Serie Cosmo Oro, il più importante catalogo di fantascienza che abbiamo in Italia. 
Da mostrare, lucidare e ammirare.

La serie Cosmo (Oro) Classici della fantascienza, debutta con un autore “facile” da scegliere ma che nessuno può negare essere un classico. Robert Anson Heinlein.





Il braccio più “destro” di John Wood Campbell (parleremo di lui e della sua importanza nel prossimo articolo di questa serie), tra quelli sfornati dalle pagine di Astounding Stories dove il romanzo fu pubblicato la prima volta a puntate.

Citizen of the Galaxy è un romanzo meno noto di altri lavori di Heinlein, come "Universo", "Fanteria dello Spazio", "La Luna è una severa Maestra", "L’uomo che vendette la Luna" (tutti ancora oggi saldamente Mondadori) ma è il primo romanzo di Henlein pubblicato dalla Nord e, come per molti libri della prima Nord si tratta di un “rilevamento” dalla precedente edizione Cosmo della Ponzoni ed è un perfetto esempio di quella fantascienza prosaica, poco trascendentale ma molto didattica tipica degli anni ’50 e di cui Heinlein è stato il maggior esponente (di Asimov vs. Heinlein parleremo nel numero 3).


Il romanzo si ispira palesemente a KIM di Rudyard Kipling miscelato al “Il Piccolo Lord” di Frances Hodgson Burnett. Qui però l’impero Britannico di entrambi si trasfigura con quello Romano che era una delle fissazioni di Campbell, il quale stimolò in tal senso anche Asimov per usarlo come base di concetto nella sua “Fondazione”.
Per tutto il romanzo si ha l’impressione di leggere Jack Vance. Un Vance non ancora del tutto maturo ma qui è già presente la sua tipica satira sociale venata d’ironia.
Heinlein è meno “cristallino” e “colorato” di Vance ma ha dalla sua una scrittura rigorosa ma sciolta e una messa in scena formalmente perfetta. Non annoia.

Qui troviamo:
Un Impero, centrale, potente e schiavista ... centrale e potente solo per chi ci vive.
Un’altra società galattica più vasta, democratica e liberale, con al centro la vecchia Terra, per i quali ben pensanti e ben pasciuti abitanti lo schiavismo è un mito. Un retaggio di tempi più barbari a cui oggi più nessuno crede e sul quale si preferisce non approfondire e informarsi per non vedere.
Una società di mercanti spaziali la cui struttura sociale strutturata in clan/astronavi (generazionali) matriarcali, rigidi ma amanti della libertà e del profitto "in libertà", fa da collante alle altre due entità politiche e sociali.
Tanti piccoli pianeti periferici di razze aliene subqualcosa, senza nessuna influenza politica o tecnologica ma con molto potenziale d’acquisto.

In una riga: Russi. Africani. Americani. Europei. Asiatici. Tutto l’universo è un pianeta.

Robert A. Heinlein



Appuntamento al prossimo Cosmo Oro.



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